“I flaconi” sono a Palazzo Mocenigo
Il Museo di Palazzo Mocenigo, in linea con altre esposizioni sul tema realizzate a latere della nuova sezione dedicata alla storia del profumo e delle essenze – che dal 2013 impreziosisce il nuovo layout espositivo della sede – presenta una cospicua selezione di flaconi appartenenti alla Collezione Magnani, con la mostra dal titolo: “I flaconi””, aperta dal 6 ottobre al 17 di marzo del prossimo anno.
È oramai noto che il profumo e i suoi contenitori sono stati per secoli riservati a poche persone privilegiate che, anche attraverso questi minuscoli oggetti, intendevano ostentare la loro ricchezza e il loro amore per il bello o per il “meraviglioso”.
Questi straordinari manufatti rappresentano la passione di Monica Magnani, collezionista ‘onnivora’ di portaprofumi antichi – noti anche come scent bottles – che è iniziata con l’acquisto di un piccolo oggetto d’argento proveniente da una nobile famiglia veneziana. Quello che poi è stato scoperto essere una perfume box tedesca del XVII secolo ha fissato i parametri che caratterizzano gli oltre 850 flaconi della sua collezione: l’antichità, l’insolito e le misure , tutte inferiori ai 10 centimetri.
Fiorita nel tempo con meticolosa e appassionata ricerca, scoperta, scelta e studio, la raccolta spazia dai ‘balsamari’ dei primi secoli dopo Cristo ai pezzi dei primi ‘900, passando per qualche rarissimo esemplare del XVII e XVIII secolo, fino alla grande varietà che ha caratterizzato la produzione di tutto l’800, tra cui le chatelaines indossate ai balli o utilizzate per i minuscoli pegni d’amore francesi, o per i vetri di Murano e Boemia o, ancora, per i tanti souvenirs del Grand Tour.
La mostra, a cura di Chiara Squarcina e Monica Magnani, presenta tra l’Androne, la White Room e il piano nobile di Palazzo Mocenigo, una selezione di 225 flaconi divisi in 10 aree tematiche – Cronologia, Toys, Souvenir, Tecniche, Natura, Pegni d’amore, Contenitori, Chatelaine, Piccolissimi e Capolavori – esposti attraverso un’originale chiave di lettura che ne fa emergere il loro significato intrinseco: non solo dei portaprofumo ma quasi una ‘concretizzazione’ di uno stato d’animo o di un sentimento.
La mostra è inoltre ulteriormente impreziosita da una vetrina che espone rari commerciali d’epoca e da un’altra che presenta libri antichi sul profumo e la cosmesi messi a disposizione dalla Biblioteca della Bellezza di Cosmetica Italia – Milano (ex Unipro – Unione nazionale industrie di profumeria, cosmesi, saponi di toletta e affini).
In mostra anche il bozzetto originale di Gino Boccasile della pubblicità di Lauro Olivo di Vidal, gentilmente prestato da Mavive per l’occasione.
Un affascinante viaggio dunque, che da Venezia è partito e a Venezia trova la sua logica collocazione, alla scoperta di una straordinaria produzione artigianale fiorita nel tempo con singolare fantasia e abilità tecnica.
Alla mostra è abbinato un catalogo edito dalla Fondazione Musei Civici di Venezia.