La botanica di Leonardo
La natura è un’entità in movimento i cui schemi si riflettono a livello di micro e macro cosmo: il concetto di ‘pensiero sistemico’ di Leonardo da Vinci nasce da questo assunto di base che il Genio toscano, cento anni prima di Galileo e Bacone, sviluppò attraverso un nuovo approccio empirico allo studio del mondo naturale. Da qui l’osservazione sistemica dei processi e la decodificazione dei dati attraverso l’alfabeto della scienza, la matematica. Fu il principio del ‘metodo scientifico’ moderno e contemporaneo.
La mostra ‘La botanica di Leonardo’ si terrà dal 13 settembre al 15 dicembre a Firenze, presso il Complesso di Santa Maria Novella: offrirà al pubblico l’occasione di scoprire gli studi del Maestro sulle forme e sulle strutture del mondo vegetale attraverso il suo sguardo di pensatore “sistemico”, evidenziando le connessioni fra arte, scienza e natura e le relazioni fra i diversi ambiti del sapere.
Il percorso espositivo prevedrà un intreccio di fogli originali – custodi di intuizioni di assoluto rilievo nella storia della botanica – esemplari reali di piante, installazioni per l’interazione uomo-pianta. La mostra si propone così quale spunto di riflessione trasversale che si apre a un discorso contemporaneo sull’evoluzione scientifica e la sostenibilità ecologica.
L’ideazione e lo sviluppo sono state affidate a Stefano Mancuso, una tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale; Fritjof Capra, fisico e teorico dei sistemi fondatore e Direttore del Center for Ecoliteracy a Berkeley in California e Valentino Mercati, fondatore e presidente di Aboca. Il coordinamento scientifico è di Valentina Zucchi, MUS.E. L’ideazione e la produzione sono di Aboca con la collaborazione del MUS.E e il patrocinio del Comune di Firenze.