Tra i tesori di Ortigia
I fiumi, i papiri, le catacombe, il teatro, lo splendore candido di Ortigia.
L’Ottiggia in dialetto siracusano, Urtiggia in siciliano standard: Ortygia, il toponimo dell’isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa. Il suo nome deriverebbe dal greco antico ortyx (ὄρτυξ), “quaglia”.
Siracusa la greca che competeva con Atene, Siracusa patria di Archimede, Siracusa la capitale dell’Impero bizantino, Siracusa distrutta dal terremoto del 1693 e rinata barocca.
Siracusa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Un viaggio attraverso 21 luoghi: dalle prigioni di Palazzo Arcivescovile allo splendido Caravaggio custodito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, che si visiterà in notturna.
Siracusa è ormai alla sua terza partecipazione a Le Vie dei Tesori – l’anno scorso ha contato oltre settemila partecipanti – ed ogni anno si rinnova la meraviglia del pubblico che sciama tra le stradine di Ortigia, oppure la abbandona per raggiungere giardini nascosti.
Si avranno a disposizione tre weekend, sempre venerdì, sabato e domenica, dal 13 al 29 settembre, per trasformare la città in un enorme museo diffuso.
“Rinnoviamo, per il terzo anno consecutivo – ha detto l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata – la nostra collaborazione con Le Vie dei Tesori che abbracciano tutto il patrimonio culturale materiale e immateriale della Sicilia e che toccano in modo esteso la nostra città. Ventuno siti saranno interessati e aperti alle visite. Un progetto importante, e non solo per i viaggiatori, perché è rivolto soprattutto ai cittadini per diffondere la consapevolezza del nostro patrimonio diffuso, spesso erroneamente qualificato come minore e ma che invece rappresenta il filo rosso dell’identità complessiva di Siracusa, al di là dei grandi monumenti. Non a caso abbiamo scelto di presentare il festival a Villa Reimann, un luogo dell’anima ritrovato grazie all’importante rigenerazione che in pochi mesi l’Amministrazione è riuscita a portare avanti”.
Le Vie dei Tesori – nato a Palermo, dove ad ogni edizione la città si trasforma in un unico museo diffuso – quest’anno si allarga a quindici centri di tutta la Sicilia: oltre a Siracusa, Sambuca, Caltanissetta, Trapani, Marsala, Acireale, Siracusa e Messina, Sciacca e Naro e la vicina Noto, che è invece al suo debutto nel festival e per la quale varranno gli stessi coupon di Siracusa (e viceversa).
Il 4 ottobre Le Vie dei Tesori si trasferirà a Palermo e Catania (5 weekend) e tra il barocco del Ragusano (3 weekend). A Palermo saranno proposti 170 tra luoghi da visitare ed esperienze inedite.
Siracusa: eccola di nuovo. E il consiglio è di partire dalla fine. Perché si potrà entrare nella chiesa di Santa Lucia alla Badia che custodisce la commovente tela di Caravaggio, “Il seppellimento di Santa Lucia”: la chiesa aprirà le porte eccezionalmente (solo sabato e domenica) dalle 18 alle 20, mostrando anche il bellissimo pavimento a formelle di maiolica, appena restaurato.
Volendo restare in zona, da non perdere le altre chiese vicine, quasi tutte distrutte dal famoso terremoto seicentesco e ricostruite facendo i conti con l’”art nouveau” del momento, ovvero il Barocco. Il Carmine, San Filippo Apostolo o San Filippo Neri con quel suo pavimento che pare un merletto: tutte hanno dovuto fare i conti con la ricostruzione. O, nell’antica Giudecca, ecco la Cappella Sveva nel cuore del Palazzo Arcivescovile.
Di matrice completamente diversa, i luoghi che raccontano il territorio – il Consorzio Plemmirio che difende l’ambiente o il Teatro Comunale che GiovanBattista Basile, già scottato dalle traversie per il Teatro Massimo di Palermo, non volle costruire; o quelli legati alla storia, come l’ottocentesca Palazzo Arezzo di Targia, normalmente chiusa al pubblico: nel 1930 re Vittorio Emanuele III venne accolto con la sua nave imbandierata, dalla folla festante assiepata sulle banchine.
Ma quest’anno Le Vie dei Tesori a Siracusa hanno nel paniere anche una sorpresa affascinante: si potrà respirare, meditare, muoversi in tre gioielli, seguendo sei lezioni che anticipano di qualche settimana il Siracusa yoga Festival con cui è stata stretta una collaborazione. Sei lezioni di yoga nel Parco di Villa Landolina, il polmone verde ricco di piante secolari e di ipogei di età greca e cristiana che si trova accanto al Museo archeologico regionale; nella piazza d’armi del Castello Maniace, la fortezza costruita da Federico II di Svevia nel 1200 da cui si gode una meravigliosa vista; e l’antico e misterioso Ginnasio Romano.
Le passeggiate de Le Vie dei Tesori sono seguitissime ogni anno, dai siracusani e dai turisti. Per questa edizione, si ritornerà dietro le quinte dei Teatro dei Pupi (14 e 15 settembre), si scoprirà la storia delle famiglie più in vista attraverso palazzi e cappelle (21 e 22 settembre); si ripercorreranno i passi del Caravaggio in fuga da Malta verso Messina (28 e 29 settembre); e infine si raggiungerà fuori porta, la penisola Maddalena con le sue sepolture preistoriche (21 e 28 settembre).
Ogni passeggiata va prenotata sul sito:
www.leviedeitesori.it
Una grande terrazza da cui sembra di toccare il Duomo, da un lato, e di tuffarsi nel golfo di Siracusa, dall’altro. Da Palazzo Arezzo di Targia, nel cuore barocco di Ortigia, si srotola un’esperienza sensoriale, che tocca vista, olfatto e gusto. Il palazzo, sopravvissuto ai bombardamenti e ricostruito fedelmente negli anni ’50 dalla coppia – lei magistrato, lui avvocato – che l’ha voluto con forza. Sarà questa terrazza ad ospitare, venerdì 27 settembre alle 21, una degustazione di vini Planeta guidata da un esperto.
Per prenotare:
www.leviedeitesori.it
Una delle principali novità di quest’anno, nello scoprire veramente la Sicilia in un unico museo diffuso, è andare comodamente, in pullman, con gite giornaliere da Palermo. Si potrà percorrere da un capo all’altro l’Isola. Il progetto nasce con Labisi Eventi Vettore ufficiale.
Info:
https://labisiweb.com/categoria.php?tid=43
Il biglietto, (25 euro), coprirà solo il tragitto, senza guida e senza i coupon d’ingresso ai luoghi da acquistare su:
www.leviedeitesori.it o sul posto.
Da Palermo a Siracusa è previsto un pullman, il 29 settembre, partenza alle 7,30 da piazzale Giotto e rientro alle 20.
Le Vie dei Tesori nascono da un lavoro srotolato sull’intero territorio, a cui contribuiscono i Comuni, le Diocesi, gli enti, le Soprintendenze; quest’anno, su input dell’assessore Sebastiano Tusa al quale la manifestazione è dedicata, e per volontà del presidente della Regione Nello Musumeci e del dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali, Sergio Alessandro, la Regione Siciliana ha firmato con il festival un innovativo accordo di valorizzazione con cui – pur non attribuendole risorse finanziarie – ne riconosce la valenza strategica per la promozione della Sicilia mettendo a disposizione i luoghi e rendendo più agili i processi decisionali. Da Roma, poi, sono arrivati, ormai per il quarto anno, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini del Senato, della Camera, del ministero dei Beni culturali.
Insomma, la ricchezza della Sicilia sarà a portata di mano, anzi di coupon, dotati di Qr-code, che si acquistano on line sul sito del Festival e vengono smarcati all’ingresso dei luoghi.
Sul posto, il racconto dei luoghi, alla ricerca di aneddoti, curiosità, collegamenti: perché il segreto de Le Vie dei Tesori sta proprio nello storytelling che il pubblico dimostra di apprezzare, visto che il festival l’anno scorso ha raccolto 370 mila visitatori.
Per partecipare alle “Vie dei Tesori”, basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito www.leviedeitesori.it e presentarsi sul luogo. Un coupon da 12 euro è valido per 10 visite, da 6 euro per 4 visite e da 2.50 euro per un singolo ingresso. I coupon da 10 e 4 visite sono disponibili pure negli hub all’Artemision (piazza Duomo 1), all’ex convento del Ritiro (via Vincenzo Mirabella. 31) e alla chiesa di san Filippo Apostolo (piazza San Filippo).
A tutti coloro che acquisiranno i coupon sul sito verrà inviata per mail una pagina dotata di un codice QR da stampare (o salvare sullo smartphone) e mostrare all’ingresso dei luoghi. Sul posto, solo ticket da 2.50 euro. Le scuole o i gruppi possono scrivere a
prenotazioni@leviedeitesori.it