Odeon, gioiello di Taormina
Era destinato a spettacoli, concerti, recital teatrali e concorsi musicali; ma anche a conferenze, letture pubbliche e, certamente, anche a riunioni politiche fra i vertici cittadini: parliamo dell’Odèon di Taormina, deliziosa miniatura di un antico teatro coperto nel cuore del borgo, alle spalle della Chiesa di Santa Caterina e poco distante dal monumentale Teatro Antico.
L’Odèon, dopo un accurato intervento di messa in sicurezza e restauro a cura del Parco Archeologico Naxos Taormina, tornerà ad essere restituito al pubblico.
Gabriella Tigàno, archeologa e direttore del Parco Naxos Taormina, spiega: “Sotto il profilo storico scientifico, questo Odèon affianca dal I secolo d.C. o dagli inizi del II, un tempio i cui resti sono parzialmente inglobati nelle fondazioni della Chiesa di Santa Caterina e del quale non conosciamo la divinità venerata. La cavèa è realizzata in laterizio e contiene undici ordini di posti, divisi da tre scalette. Della scena rimane una porzione del prospetto del pulpitum, con resti di una nicchia semicircolare. La parte lignea del palcoscenico insisteva sui gradini del tempio, mentre il suo colonnato è probabile che facesse da scenografia. Insieme all’Odèon di Catania, quello di Taormina è il secondo teatro coperto documentato in Sicilia”.
L’intervento di messa in sicurezza e restauro, progettato e finanziato dal Parco Archeologico Naxos Taormina, ha riguardato il consolidamento e il montaggio di alcuni frammenti nella volta; consolidamento del muro di recinzione sud con sostituzione delle strutture di sostegno e rifacimento degli intonaci moderni; il ripristino degli elementi lapidei distaccati; la messa in sicurezza della volta (centinatura e puntellamento); il consolidamento dell’arco della cavea; oltre allo scerbamento e alla generale disinfestazione dell’area.
Le sovrastrutture in legno, realizzate da Taoarte – al quale il sito è stato consegnato il 14 agosto scorso – sono state preventivamente approvate dalla Soprintendenza di Messina e occuperanno il monumento solo per qualche settimana. Al termine degli spettacoli saranno smontate. Così come le centine, parte dell’intervento a consolidamento delle volte.
La visita all’Odèon è gratuita: vi si accede tutti i giorni, dalle 9 fino a un’ora prima del tramonto: la gestione e programmazione di piccole rassegne culturali è affidata alla Fondazione Taoarte.
Il Parco archeologico Naxos–Taormina è stato istituito nel 2007 e gode di autonomia scientifica e di ricerca, organizzativa, amministrativa e finanziaria.
Dal 2013 al Parco Archeologico è stata affidata la gestione di alcuni siti monumentali e paesaggistici della provincia di Messina: il Museo Archeologico di Naxos e delle sue collezioni; del Teatro Antico di Taormina; di Villa Caronia (sede amministrativa del Parco); del Museo naturalistico di Isolabella, delle aree archeologiche di Taormina e Francavilla. Dal 2019 sono gestiti dal Parco anche Palazzo Ciampoli (Taormina) e il Monastero e Chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio Siculo). Dal giugno 2019 è diretto dall’archeologa Gabriella Tigano.
Fra i grandi eventi gestiti dal Parco e che hanno visto in protagonista il Teatro Antico di Taormina – secondo sito più visitato in Sicilia dopo la Valle dei Templi, mentre il sito di Naxos è sesto nella classifica italiana – figurano il G7 del maggio 2017 e la visita del Dalai Lama nel settembre dello stesso anno.
Nel corso del 2018 i siti gestiti dal Parco hanno registrato complessivamente 993.668 visitatori (esclusi gli oltre 150.000 spettatori degli eventi serali nel Teatro Antico di Taormina nel periodo tra giugno e settembre).
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