Il turismo come motore
di sviluppo sostenibile
Il 2015 è stato un anno decisivo per la Nazioni Unite, che hanno stabilito i Sustainable Development Goals (SDGs) per il 2030. Si tratta di un ambizioso programma che si basa su diciassette obiettivi volti ad eradicare problemi quali la povertà, la disuguaglianza ed il cambiamento climatico entro il 2030. Riflettendo sul contributo che il mondo dei viaggi può dare a questa iniziativa, UNWTO (l’Organizzazione Mondiale del Turismo) ha lanciato una piattaforma online chiamata “Tourism for SDGs”. Il sito ha lo scopo di diventare un punto di incontro tra i soggetti, pubblici e privati, che in tutto il mondo si stanno attivando per far sì che il settore dei viaggi dia un contributo sostanziale agli obiettivi delle Nazioni Unite. Sono sette i settori ai quali la piattaforma di UNWTO si rivolge: eventi, quali conferenze e festival; iniziative, quali progetti di sviluppo sostenibile; ricerca; educazione; storytelling; progetti a livello istituzionale e responsabilità sociale delle imprese.
Parlando dei SDGs, António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato: “Abbiamo gli strumenti per rispondere alle domande che ci vengono poste dal cambiamento climatico, dalle questioni ambientali, dalla povertà e dalla disuguaglianza. Le ritroviamo nei grandi accordi presi nel 2015: i Sustainable Development Goals per il 2030 e l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Ma gli strumenti non hanno una funzione se non li usi. Quindi, oggi, ed ogni giorno, la mia richiesta è semplice e chiara. Abbiamo bisogno di più azione, ambizione e volontà politica”. Un invito che l’Organizzazione Mondiale del Turismo non ha tardato ad accogliere. “Il turismo può e deve giocare un ruolo di rilievo nello sviluppo di soluzioni sostenibili per le persone, il pianeta, la prosperità e la pace” scrive UNWTO sulla propria piattaforma, dichiarando che il settore turistico “rappresenta il 10% del PIL mondiale ed il 30% delle esportazioni in termini di servizi. Una figura professionale su dieci nel mondo è impiegata nel turismo. Questo mercato ha il potenziale di contribuire, direttamente o indirettamente, a tutti i SDGs. In particolare, il turismo può essere importante per i goal numero otto, dodici e quattordici”.
L’obiettivo numero otto è intitolato “Lavoro dignitoso e crescita economica”. UNWTO spiega che un’occupazione dignitosa per tutti, in particolare per i giovani e le donne, così come la creazione di politiche che favoriscano una diversificazione dell’offerta possono far sì che il turismo contribuisca alla realizzazione di impatti socio-economici positivi. L’obiettivo numero dodici è incentrato sul “Consumo e produzione sostenibile”. Questo goal si basa sull’implementazione di strumenti che controllino gli impatti legati allo sviluppo sostenibile in termini di energia, spreco, biodiversità e la creazione di posti di lavoro. Attività che si devono fondare sul miglioramento del settore economico, sociale ed ambientale. Infine, l’obiettivo numero quattordici si riferisce alla “Vita sott’acqua” e mette in evidenza quanto il turismo balneare si basi su un ecosistema acquatico in buone condizioni. Secondo UNWTO, lo sviluppo turistico deve aiutare nella conservazione degli ecosistemi acquatici in condizioni di fragilità, diventando uno strumento di promozione di un’economia blu che incentivi l’uso sostenibile delle risorse marine.
Il segretario generale di UNWTO Zurab Pololikashvili, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo celebratasi lo scorso 27 settembre, ha dedicato un pensiero al mondo del lavoro ed alle aziende: “Il turismo può aiutare a costruire un futuro migliore per tutti. A livello globale, il settore turistico è una fondamentale fonte di occupazione, supportando milioni di posti di lavoro e mandando avanti diversi tipi di economie sia sul piano locale che nazionale”. Sulla piattaforma UNWTO rivolge particolare attenzione al settore privato, che descrive come un soggetto capace di fare sì che ogni destinazione turistica abbia una comunità che funzioni in modo ottimale, un ambiente in salute ed una stabilità economica. Come si legge sul sito, i SDGs hanno alla base l’idea che attività volte alla generazione di profitto devono occuparsi dell’ambiente circostante, creando impatti positivi attraverso i propri programmi di responsabilità sociale. Il programma delle Nazioni Unite, quindi, invita le aziende ad usare i diciassette obiettivi per formare e comunicare le proprie attività, con il fine di capitalizzare contribuendo ad uno sviluppo sostenibile.
Marta Soligo insegna Sociologia del turismo e del tempo libero alla facoltà di Sociologia all’Università del Nevada, a Las Vegas. Collabora con l’Università di Bergamo come ricercatrice nel campo degli studi culturali. Laureata in Pianificazione e gestione dei sistemi turistici presso l’Università di Bergamo. Nel 2013 è stata invitata come studiosa dall’Università della California per indagare sulla creazione di spazi turistici e fenomeni collegati all’industria di Hollywood. Ha presentato il suo lavoro accademico in conferenze organizzate dall’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite) e dal Consiglio internazionale dei musei.