Yellowstone: la serie TV
Tra le tante trasmissioni televisive in corso, piacevole e interessante è la serie TV “Yellowstone” e probabilmente, pur apprezzando il film, pochi forse conoscono i luoghi in cui si svolgono le vidende: e allora andiamoci grazie a “The Great American West”, per conoscere il Montana e il territorio che ha fatto da scenario al film ancora oggi in lavorazione.
Si tratta della Bitterroot Valley, con il Chief Joseph Ranch, che è servito quale dimora della famiglia Dutton family il cui patriarca è Kevin Costner: Bitterrott è al contempo un piccolo fiore di colore rosa che è emblema ufficiale dello Stato del Montana (Lewisia rediviva).
Se la valle non vi è famigliare, sappiate che si trova nel versante occidentale del Montana, nella parte meridionale dello stato.
Nei suoi circa 150 km si trovano piccole comunità montane, le montagne Sapphire e, ovviamente, Bitterroot ed il fiume Bitterrott, pescosissimo di trote.
Una valle immensa, piena di spazi incontaminati, ove la natura regna sovrana: basti pensare che è il più vasto lembo di terre selvagge e naturali negli Stati Uniti continentali al di sotto dell’Alaska. La sola Bitterroot National Forest comprende quasi 650.000 ettari ed in ogni direzione si punti lo sguardo si vedono montagne e canyon con una quantità impressionante di sentieri che attendono di essere esplorati.
Non stupisce che la Bitterroot Valley – circondata ad ovest dalle Bitterroot Mountains e ad est dalle Sapphire Mountains – sia rifugio di così tanti artisti e creativi che ne traggono ispirazione nei propri laboratori artistici. Ogni piccola comunità conserva il suo segreto.
Lasciamoci accompagnare dal suono di alcuni dei musicisti locali – Tom Catmull, John Floridis, The Lil Smokies e Mike Murray – e scopriamone le curiosità.
Florence che fu fondata dagli Irlandesi, fu centro ferroviario di smistamento del grano; Stevensville, primo insediamento completamente bianco con la sua missione gesuita; Victor, così chiamata in onore di un guerriero nativo indiano della tribù dei Salish; Corvallis, che contrae le parole francesi “cuore” e “vallata” per accentuare tutta la sua graziosità; Hamilton che cela le impronte di Calamity Jane, mentre la sua energia odierna le deriva dai suoi artisti.
E ancora, Darby, con la sua personalità western che regala ancora quel senso di corsa all’oro; Connor sede della prima stazione dei ranger negli Stati Uniti e del più vecchio pino Ponderosa della zona e Sula, che conserva il sacro “medicine tree,” di oltre 400 anni, fonte di molteplici leggende e rituali indiani.
Ma è proprio Darby il fulcro di molteplici scene della serie televisiva, grazie al Chief Joseph Ranch a meno di 2 km a sud della comunità, lungo lo splendido fiume Bitterroot River. E’ stato immortalato su riviste di grido, Architectural Digest, American Log Homes, Barns of Montana, giusto per citarne alcune.
Nel 1914, ispirando i suoi architetti alle recenti costruzioni dell’ Old Faithful Inn nel Parco Nazionale di Yellowstone e dei lodge in corso d’opera al Glacier National Park, il tycoon dell’Ohio William Ford, inizia a costruire un’avventura che dura tre anni, una delle grandiose architetture dell’ American West, con tronchi d’albero e pietre locali: il Ford-Hollister Lodge.
A questa struttura si aggiungono tre massicce stalle per ospitare il suo caseificio, sostituendo ai meleti un grande allevamento di vacche Holstein, il più grande ad ovest del Mississippi.
Dopo la morte di Ford nel 1935, Mrs. May Ford e le figlie Phyllis e Billie Ann, aprono e gestiscono uno dei primi guest ranch del West. Successivamente negli anni ‘50 il ranch viene venduto ed il nuovo proprietario gli cambia il nome in Chief Joseph Ranch, in onore di Capo Giuseppe, il grande condottiero capo della tribù dei Nasi Forati, Nez Percè e della storia che lo legava a questo luogo. Infatti, la proprietà ove si trova il ranch sorgeva nelle terre occidentali abitate dalla tribù Salish da centinaia di anni..
Gli esploratori Lewis e Clark quando entrarono nella Bitterrott Valley nel settembre 1805, usufruirono del sentiero battuto dagli indiani nativi. I Nasi Forati ogni anno solcavano il sentiero verso sud per raggiungere le mandrie di bisonti e cacciare nella Big Hole Valley, unendosi alla tribù dei Salish per poter fronteggiare l’attacco di tribù nemiche quali i Piedi Neri, Blackfoot.
Il sentiero dei nativi indiani attraversava il ranch proprio ad ovest del Lodge e scorreva verso sud, ove si trovano i fienili e le stalle. Chief Jospeh guidò la sua tribù attraverso il ranch nella sua fuga dall’Esercito Statunitense nell’estate 1877. Il ranch divenne insediamento di coloni nel 1880, col nome di Shelton ranch.
Oggi proprio questo ranch è diventato la dimora fittizia della famiglia Dutton nella serie TV Paramount, “ Yellowstone”. Il Lodge è una vera e propria icona rappresentativa del Western Montana di 102 anni fa.
Chief Joseph Ranch dispone di due bungalow di tronchi d’albero in stagione estiva, completamente attrezzati ed autonomi, con cucina ed un grill all’aperto. Non esiste alcun ristorante presso il ranch e l’aeroporto più vicino è quello di Missoula, distante 100 km
Oggi ovviamente e non sappiamo ancora per quanto tempo, recarsi nella valle e scoprire personalmente i luoghi di Yellowstone non è possibile. Ma prima o poi tutto questo dovrà- pur finire e riappropriandoci del nostro tempo, potremo anche raggiungere Yellowstone e allora, per chi desiderasse sognare alloggi western come in un film, ecco quattro opportunità sempre nella zona di Darby.
Luoghi che intanto potreste conoscere visitandoli on line.
Iniziamo das Triple Creek Ranch, un Relais & Châteaux a pochi km da Darby. Il Triple Creek Ranch è il ranch più lussuoso di tutta la regione. E’ un luogo magico, aperto tutto l’anno, con trattamento all-inclusive ed una varietà di sistemazioni con bungalow da 1,2,3 camere da letto e vere e proprie case di lusso, autenticamente di tronchi d’albero. Tante le attività proposte, anche programmi culinari gourmet.
A soli 3 chilometri da Darby, ecco l’Alpine Meadows Ranch. Il ranch fu ideato da Frank Lloyd Wright ed è immerso in 84 ettari di natura. Tre i tipi di alloggi: il bungalow dello scrittore così definito da F Lloyd Wright, la fattoria e le suite; ognuno con il suo carattere per vivere la valle secondo i propri desideri.
Poco più lontano, troviamo il Rye Creek Lodge. Aperto tutto l’anno, il Rye Creek Lodge a circa 6 km a sud di Darby è composto da case di lusso di tronchi d’albero con vista sul vicino picco montuoso Trapper Peak. Ogni dimora è completa di cucina e quattro vantano anche una vasca idromassaggio.
E chiudiamo con l’Alta Ranch. Nel profondo del cuore della Bitterroot Valley, Alta Ranch ci fa proprio sentire come in un film.
Aperto tutto l’anno, dispone di 6 splendidi bungalow di tronchi d’albero in 141 ettari, tutti a pochi passi dell’affluente West Fork del Bitterroot River. Ognuna delle cabin offre una stufa a legna in salotto, una cucina attrezzata ed un fuoco da campo privato.
Info:
https://greatamericanwest.it/
rockymountain@themasrl.it
FB:
The Great American West – Italia