La Firenze di Halloween
Firenze, capitale del Rinascimento, città che ha ospitato nei secoli poeti e grandi artisti, potrebbe anche essere il luogo dove trascorrere la festa di Halloween, magari alloggiando al Brunelleschi Hotel, location storica dal gusto moderno e sofisticato, per poi partire alla scoperta di miti e leggende.
Si narra infatti che in occasione della vigilia di Ognissanti, i defunti tornino per una notte sulla terra: alcuni potrebbero passare inosservati, altri invece potrebbero rivelare antichi segreti e a Firenze i personaggi misteriosi da incontrare di certo non mancano.
Ecco, tra gli altri racconti, quello della bellissima Ginevra degli Almieri, il fantasma di una giovane donna del 1400, ai tempi della peste nera.
Si racconta che Ginevra, della famiglia degli Almieri (o Amieri), venne data in sposa dal padre a Francesco, della casa degli Agolanti, anche se la giovane era in realtà innamorata di un altro uomo, Antonio, della modesta famiglia dei Rondinelli.
Poco dopo il matrimonio, siamo sempre nel periodo della peste nera, Ginevra si ammala di peste, tanto da cadere inerme senza che i parenti riescano a rianimarla, venendo quindi data per morta e successivamente deposta, dopo il funerale, nella chiesa di Santa Reparata.
In realtà si era trattato solo di morte apparente, tanto che Ginevra, ripresasi, lasciava la cripta per tornare a casa dal marito. Quest’ultimo però, credendola un fantasma, si rifiutava di aprirle e lo stesso facevano successivamente i genitori.
Un’altra storia racconta che tra le mura di Palazzo Vecchio si aggira, ancora oggi, un altro fantasma, quello del temutissimo guerriero Baldaccio D’Anghiari, colpito a tradimento e gettato dalla finestra. Il suo corpo fu trascinato in piazza della Signoria dove venne decapitato e lasciato come monito per i fiorentini, con il suo fantasma, immortalato addirittura in alcune fotografie, sia ancora in cerca di vendetta.
A due passi dalla cattedrale, in via de’ Cerretani, c’è qualcuno che, in silenzio, osserva dall’alto: sulla torre campanaria di Santa Maria Maggiore, su uno dei lati, guardando verso l’alto, spunta dal muro la testa pietrificata di una signora. è quella della Berta.
Tra le ipotesi più accreditate, pare che questa testa si trovi lì dal lontano 1326 per colpa, (o per merito), dell’astrologo condannato al rogo Cecco d’Ascoli, in seguito a una maledizione da lui lanciata nei confronti di una donna che, negandogli dell’acqua, gli aveva impedito di salvarsi dalle fiamme.
Secondo un’altra scuola di pensiero, la Berta sarebbe una fruttivendola che regalò alla chiesa una campana per poter avvisare i lavoratori, con i suoi rintocchi, dell’apertura e della chiusura delle porte cittadine. Questo piccolo busto non sarebbe quindi che il segno del riconoscimento dei fiorentini nei confronti, appunto, della Berta, questo il nome della fruttivendola.
E ancora. In piazza della Signoria, a destra della rampa d’accesso a Palazzo Vecchio, al di là del gruppo scultoreo di Ercole e Caco: si può notare, sul muro, un ritratto, non particolarmente rifinito, di un uomo di profilo, ritratto che porta la firma di Michelangelo Buonarroti.
Non si sa con precisione a chi appartenga quel volto: c’è chi ritiene sia di uno scocciatore che, tutte le volte che incontrava Michelangelo, gli faceva una testa così, e chi pensa invece sia il volto di un condannato alla gogna.
E infine, e qui chiudiamo la nostra breve carrellata, ci si può spostare in piazza della Santissima Annunziata, davanti alla Basilica, dove c’è un palazzo che ha una finestra sempre aperta.
Si tratta di palazzo Grifuni e la finestra in oggetto si trova sul lato destro. Il motivo per cui la finestra sia sempre aperta è legato ad una storia d’amore.
La moglie di un membro della famiglia Grifuni, poco dopo essersi trasferita nel palazzo, dovette salutare il marito chiamato alle armi e lei si sistemò proprio davanti alla finestra ad aspettare il suo ritorno, cosa che non avvenne mai. Quando la donna morì la finestra venne chiusa ma in casa cominciarono a manifestarsi fenomeni strani e per questo si decise di lasciarla sempre aperta.
Le storie di questi personaggi si intrecciano, come si vede,a pochi metri uno dall’altro nei pressi di una torre bizantina, cuore antico del Brunelleschi Hotel: in occasione della notte di Halloween l’albergo ha pensato ad un’offerta speciale per gli amanti del brivido che vorranno incontrare questi fantasmi, coccolati però da numerosi servizi offerti dall’Hotel. Il pacchetto di un pernottamento in camera o suite a scelta e prima colazione, inclusi anche il Wi-Fi, con il servizio di couverture serale e l’utilizzo dell’Area Fitness, è proposto a partire da 227 euro ed è valido dal 27 ottobre al 3 novembre.
Al pacchetto per il ponte di Ognissanti è possibile aggiungere la cena di Halloween, proposta a 59 euro a persona, vini inclusi, con il menu per la sera del 31 ottobre realizzato dallo Chef Rocco De Santis all’Osteria Pagliazza posta al piano terreno dell’Hotel: è richiesta la prenotazione per minimo 2 persone.
Info:
Brunelleschi Hotel
Via de’ Calzaiuoli – Piazza Santa Elisabetta 3
Firenze
Tel. 055/27370 – Fax 055/219653
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