La potica slovena
Il mese di dicembre è il mese delle festività e delle tradizioni: ogni Paese ha le proprie e noi oggi vogliamo raccontarvi quelle della Slovenia, un Paese ricco di riti e di ricette natalizie.
Ricordo ancora quando poco più che ventenne la sera lavoravo in un archivio fotografico e come me altri universitari che arrotondavano con qualche lavoro. Tra noi c’era un ragazzo fuggito dalla guerra nella ex Jugoslavia e una sera ci invitò a cena per farci vivere tutta l’atmosfera natalizia della sua terra: l’attuale Slovenia. Una tavola imbandita, aromi incredibili e tanti amici. Tutti con lo stesso passato di fuga, paura e sopravvivenza ma felici davanti a quei riti che li vedevano impegnai nella preparazione di molte pietanze della tradizione.
In Slovenia durante l’Avvento si sfornano biscotti, pane e soprattutto putizza, il più famoso dolce sloveno di pasta avvolta e farcita con vari ripieni. Molte famiglie alla Vigilia di Natale rispettano il “digiuno allegro” che una volta caratterizzava tutto il periodo dell’Avvento. Secondo la tradizione, sino a Natale, nel menù erano concessi solo cibi sani come legumi, cereali e farinate, baccalà con polenta e zuppa di patate. Solo alla mezzanotte arrivava a tavola la carne, principalmente un arrosto di maiale o di cappone.
Una delle abitudini più antiche prevede la preparazione del “poprtnik” o “božični kruh”, un pane tradizionale dolce e decorato, a base di latte e farina bianca a simboleggiare il desiderio di salute e prosperità per il nuovo anno. Una volta gli veniva attribuito anche un potere speciale per un buon raccolto, per questo alcuni pezzi del pane venivano dati anche al bestiame o interrati nei campi coltivati.
Durante le feste il più delle volte sono presenti a tavola le patate brasate. Le patate lesse, fatte saltare nel grasso e nella cipolla. La ricetta scritta più antica per la preparazione delle patate brasate si trova nel libro “Slovenska kuharica” che è stato pubblicato a Ljubljana nel 1868. Alle patate brasate gli sloveni aggiungono i ciccioli che si abbinano anche ai crauti e alla rapa, i contorni per la cena delle feste. Si dice che i crauti e la rapa acida contribuiscano al benessere, ristabiliscano un rapporto corretto dei microorganismi nel corpo e stimolino la digestione. Perfetti per rafforzare il sistema immunitario nei giorni più freddi di dicembre.
Dopo cena spazio ai dolci: tra i più diffusi gli struccoli, preparati con diversi tipi di pasta e una vasta gamma di ripieni – noci, dragoncello, ricotta, mele, semi di papavero o prugne secche – che vengono avvolti in una tovaglia e cotti in acqua bollente.
Il posto d’onore tra i dolci delle feste è occupato dalla potica o putizza: senza dubbio il dolce delle feste più tipico e conosciuto in tutte le 24 regioni gastronomiche della Slovenia che secondo la tradizione locale non si poteva mangiare fino alla mezzanotte di Natale.
Si prepara con un impasto lievitato, steso e arrotolato, che viene farcito con diversi ripieni: noci, nocciole, mandorle, miele, uva passa e semi di papavero.
Volete provare a prepararla? A voi la ricetta.
Ingredienti
Impasto lievitato:
1 kg di farina
30 g di lievito
3–4 tuorli d’uovo
300 ml di latte tiepido
120 g di burro
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di zucchero
grasso per ungere lo stampo.
Ripieno:
600-700 g di noci
200 g di miele
50 g di zucchero
100–200 ml di latte
1 uovo
cannella
rum o grappa.
Preparazione:
Impastare la farina con un cucchiaino di sale, mescolare il lievito con un cucchiaino di zucchero, 2 cucchiai di farina e 50 ml di acqua tiepida o latte. Lasciare lievitare in un luogo caldo. Fare un buco al centro della farina, versare dentro l’uovo sbattuto, il lievito, il burro fuso e lo zucchero. Aggiungere il latte tiepido mescolando l’impasto. Sbattere per 15 min o comunque fino a quando non si formano delle bollicine e l’impasto si stacca dalla ciotola. Poi cospargere l’impasto con farina, coprire con un tovagliolo e lasciare lievitare in un luogo caldo. Per preparare il ripieno scottare le noci macinate o schiacciate nel latte zuccherato. Riscaldare il miele fino a farlo sciogliere. Aggiungere le noci e mescolare con la cannella. Lasciare raffreddare il ripieno, quindi aggiungere uno o due uova e mescolare lievemente. Stendere l’impasto con ½ cm di spessore e ricoprirlo con il ripieno ancora caldo. Avvolgere il tutto e mettere nella teglia. Lasciare lievitare la putizza lentamente, che si alzerà ancora un po’ nel forno. Prima di infornare, spennelare con l’uovo sbattuto. Cuocere in forno per un’ora. Una volta cotta, lasciare raffreddare nella teglia per altri 15 min. Alla fine cospargere a piacere con zucchero.