Courmayeur Feeling Mountain
Prima edizione di una rassegna che ad agosto porta ai piedi del Monte Bianco le storie e i volti di chi – nel passato e nel presente – ha incarnato una visione etica del rapporto tra uomo e vette.
“Courmayeur Feeling Mountain” si apre con l’impresa 4X4000 del duo Davide Cheraz-Pietro Picco e si chiude con Reinold Messner, a Courmayeur per ricordare Walter Bonatti con un documentario in prima visione assoluta.
Di settimana in settimana il pubblico incontrerà Antoine Le Menestrel, funambolico pioniere della Danse Escalade, l’alpinista Simone Moro insieme a Marianna Zanatta, e Manolo, grande esponente dell’arrampicata in Italia.
E’ il potente richiamo delle vette più alte d’Europa che agisce come un magnete: la prima edizione di Courmayeur Feeling Mountain chiama a raccolta chi sa esprimere la passione per la montagna e la verticalità. Siamo in uno dei luoghi di nascita dell’alpinismo: la rassegna porta a Courmayeur, in agosto, persone che per mestiere o scelta esistenziale frequentano e amano le vette, i loro silenzi, i loro panorami.
In programma 5 appuntamenti che hanno come epicentro il Jardin de l’Ange, nel cuore di Courmayeur: si parte il 6 agosto, alle 21.15, con il runner Davide Cheraz e la guida alpina Pietro Picco, protagonisti dell’impresa 4X4000.
Nell’estate del 2020 il formidabile duo ha concatenato in 4 giorni le 4 vette simbolo della Valle d’Aosta, il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso e il Monte Bianco. Partiti da Courmayeur, hanno affrontato in bicicletta, a piedi e scalando pareti ben 500 chilometri e 16.500 metri di dislivello positivo: un’avventura che racconteranno al pubblico anche attraverso immagini e un videoreportage.
Occhi puntati, l’11 agosto, su Antoine le Menestrel, che alle 18 scalerà le case del centro, in una coreografica dimostrazione di danse escalade; alle 21,15 l’artista francese incontrerà direttamente il pubblico al Jardin de l’Ange: Antoine Le Menestrel, già arrampicatore sportivo di altissimo livello, ha attivamente partecipato alla nascita, in terra francese ed europea, del free climbing, e da anni porta avanti una visione libera e poetica della verticalità, dando vita a un singolare universo creativo.
Il 13 agosto spazio all’alpinista Simone Moro e alla sua responsabile della comunicazione, Marianna Zanatta, che alle 21.15 presenteranno il libro “Il Team invisibile”, incentrato sulla dinamica che si crea tra chi parte in spedizione e chi lo segue e lo racconta da remoto. Da vent’anni sono uniti da una vera e propria cordata che si sviluppa digitalmente, in cloud: come una squadra hanno imparato a gestire lo stress, delegare e condividere, e hanno scritto un libro a quattro mani per raccontare questa esperienza e offrire consigli.
Sarà invece Manolo, nome d’arte di Maurizio Zanolla, il protagonista della giornata del 20 agosto: prima, alle 15, insegnerà i rudimenti dell’arrampicata ai bambini e i ragazzi, in frazione Entrelevie, vicino a località Dolonne, un appuntamento inserito nel calendario di attività Kids & Junior (per prenotazioni, info@courmayeurmontblanc.it). In serata, alle 21.15, al Jardin de l’Ange, incontrerà invece il pubblico per raccontare la sua carriera tra le vette e offrire una visione d’insieme sull’arrampicata moderna, in quanto esponente di spicco di questa specialità.
La rassegna si chiude il 28 agosto, alle 21.15, con due leggende dell’alpinismo: Reinhold Messner e Walter Bonatti. Insieme al giornalista Sandro Filippini, il grande scalatore altoatesino racconterà la figura di Bonatti, indimenticato mito transgenerazionale, attraverso la proiezione, in prima visione assoluta, del film “Fratelli si diventa. Omaggio a Walter Bonatti, l’uomo del Monte Bianco”. Un dialogo a distanza tra due maestri che va in scena proprio ai piedi della montagna che tanto ha significato per Bonatti, guida alpina a Courmayeur e autore di scalate epiche in zona, come la salita in solitaria del pilastro sud-ovest del Petit Dru, la prima ascensione del Grand Capucin, la conquista della parete nord del Grand Pilier d’Angle.