Dolce color d’orïental zaffiro

Tante, non solo in Italia, le celebrazioni per ricordare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, un doveroso contributo al più famoso dei poeti: tuttavia un tassello, forse, non è ancora stato affrontato, un tassello che oggi viene colmato dal Museo del Bijou di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, con la mostra “Dolce color d’oriental zaffiro”.

Si tratta di una mostra di bijoux, in particolare delle gemme citate nella Divina Commedia che oggi prendono vita nei più iconici e originali bijoux americani degli anni 40/70 realizzati da alcune tra le migliori firme del settore, quali Kenneth Jay Lane, Miriam Haskell, Pell, Trifari, Krementz e che trovano luce nelle teche della Sala Zaffanella del museo in un inedito e curioso incrocio con i versi di Inferno, Purgatorio e Paradiso.
E solo due grandi appassionate sia di Dante, che dei bijoux americani come Maria Teresa Cannizzaro e Fiorella Operto, rispettivamente presidente e vice dell’Associazione Passato e Futuro, potevano immaginare una mostra come questa, che rende onore all’Alighieri esponendo bijoux di indicibile bellezza, legati alle gemme da lui citate nella sua opera più famosa, realizzati da emigrati italiani negli States: esuli, come Dante.
E, come Dante, questi connazionali hanno trasformato, novelli Mida, una debolezza in “oro”: grazie al poeta fiorentino, il volgare assurge a gradini inimmaginabili, permettendo una diffusione capillare del sapere e della cultura; grazie ai bigiottieri italo-americani, anche un oggetto in materiali non preziosi diventa un’opera d’arte, da indossare da parte di tutti i ceti della società.

Eccoli raccolti qui, dunque, quei tesori di estro italiano e di intraprendenza americana: sono tantissimi i riferimenti a gemme, pietre, minerali preziosi incastonati nella Divina Commedia, che qui vengono reinterpretati in chiave “ornamento”.
L’intuizione di Maria Teresa Cannizzaro e di Fiorella Operto si è concretizzata in una esposizione originale, colta e coloratissima, che collega Dante e gli USA in oltre 300 pezzi di una collezione unica al mondo, stupefacente per bellezza e varietà.

Si incrociano in questa narrazione anche i monili prodotti dalle fabbriche bigiottiere di Casalmaggiore: i “Dante-gadget” sono parte del patrimonio del museo, ciondoli e bracciali come testimoni del fatto che Casalmaggiore celebrava l’Alighieri anche nei 600 anni dalla morte.
La mostra, che resterà aperta fino al 9 gennaio, è inserita in una rassegna proposta dal settore Cultura del Comune di Casalmaggiore (Stupor mundi 2021 USA), che comprende anche un concerto jazz di Brad Mehldau; una mostra sui fumetti americani e una conferenza del Premio Pulitzer 2019 per la poesia, Forrest Gander.
Catalogo Edizioni Mortara – Stampa Arti Grafiche Castello (Viadana – MN)

Info:
Museo del Bijou
Esposti oltre 20 mila pezzi di bigiotteria, dalla fine dell’Ottocento alle soglie del nuovo Millennio.
Via Porzio 9, Casalmaggiore, Cremona (nel centro storico, a pochi passi da Piazza Garibaldi)
Apertura: da martedì a sabato: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18;
domenica e festivi: dalle 15 alle 19

Ingresso:
intero 3 euro, ridotto 2,50.
L’accesso al museo e alla mostra sottostà al rispetto delle normative Anti-Covid
Tel. 0375 284424 (Ufficio Cultura del Comune)
info@museodelbijou.it
www.museodelbijou.it