Irlanda da scoprire
Finalmente, dopo due anni di chiusura dovuti alla pandemia, alcune delle attrazioni imperdibili dell’Irlanda, conosciuta anche come l’Isola di Smeraldo, hanno potuto riaprire i battenti andando ad aggiungersi a tutte le altre riaperture e rendendo, così, una visita in questo straordinario Paese più completa che mai.
Per metterle meglio a fuoco vale la pena fare una carrellata e scoprire anche qualche novità partendo dal centro visitatori di Céide Fields che riapre, dopo la pandemia, anche dopo un importante restauro per un viaggio nel tempo
Si tratta di uno dei monumenti dell’età della pietra più estesi al mondo, posizionato lungo la Wild Atlantic Way: a prima vista, il sito sembra una normale palude irlandese, ma questo luogo selvaggio e incredibile ospita uno dei più antichi sistemi al mondo di campi con muretti di pietre.
Nascosto sotto la coltre di palude, è un “paesaggio fossilizzato” – come lo definì il poeta Seamus Heaney in “Belderg” – di campi con muretti in pietra, spazi abitativi e monumenti megalitici. La sua unicità è straordinaria e nessun altro posto al mondo mostra, infatti, con una tale chiarezza come i primi contadini coltivassero la terra. Solo ai Céide Fields i visitatori possono avere una visione chiara della sofisticata gestione – risalente a questi 6.000 anni fa – dell’agricoltura irlandese in era neolitica.
E grazie al significativo restyling del centro visitatori, la sua lettura sarà ancora più facile: la chiusura per la pandemia è servita anche per questo e nella sua veste attuale permetterà di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, che copre migliaia di anni, illuminando di una nuova luce l’enigmatica magia di Céide Fields:
Tra le attrazioni maggiormente in evidenza le ricostruzioni a opera di alcuni artisti, i video, le riproduzioni di manufatti e altre risorse hi-tech create per migliorare significativamente l’esperienza della visita e anche per conservare l’impressionante pino risalente a oltre 4.000 anni portato alla luce dalla vicina palude.
Importanti anche gli straordinari elementi geologici, archeologici, botanici nonché legati alla fauna selvatica del particolare paesaggio neolitico: da non perdere la caffetteria e la nuova piattaforma panoramica che permette di dominare le scogliere di 110 metri e la bellezza aspra e selvaggia di questo tratto costiero della contea di Mayo.
Nella contea di Meath, alla periferia di Dublino, si trova una delle aree archeologiche più spettacolari dell’isola: anord della capitale, a metà strada tra la città e l’Irlanda del Nord, si trova, infatti, una magnifica area funeraria risalente a più di 5.000 anni fa: la Tomba di Newgrange.
Più antica delle piramidi di Giza, questa necropoli risale al Neolitico ed è considerata un antico tempio di grande importanza astronomica, spirituale e cerimoniale.
La struttura ha la forma di un tumulo e misura 80 metri di diametro e 13 metri di altezza. Fu scoperta nel XVII secolo ed è il sito più importante di un complesso di tre conosciuto come Brú na Bóinne: qualche mese fa è stato aperto al pubblico, ma la camera di sepoltura non era ancora visitabile. Accessibile ora, rende la visita ancora più emozionante e per ammirarla con la massima comodità, i biglietti possono essere acquistati online.
Una delle esperienze più sorprendenti di questa necropoli è l’effetto prodotto dalla luce in occasione del solstizio d’inverno: al sorgere del sole nel giorno più corto dell’anno, e in quelli immediatamente successivi, un raggio penetra da un’apertura, illumina il terreno e attraversa il passaggio fino alla tomba sul retro. Questo spettacolo di luce naturale dura 17 minuti e quest’anno potrà essere ammirato nuovamente dal vivo.
Nel sud-ovest dell’isola d’Irlanda, nelle acque al largo della contea di Kerry, si trovano le due isole Skellig: la più grande è Skellig Michael, nota anche come Grande Skellig, imponente piramide rocciosa che tocca i 220 metri di altitudine, dichiarata dal 1996 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
E, oltre essere una riserva naturale e rivestire una grande importanza dal punto di vista culturale e religioso (conserva ancora un monastero paleocristiano del VI secolo), è nota per essere stata l’ambientazione di alcuni episodi della saga di Star Wars.
Dopo la chiusura per la pandemia, è di nuovo accessibile ai visitatori fino al 1° ottobre. Può essere raggiunta in barca e si possono effettuare due tipi di esperienza: una circumnavigazione del suo perimetro o uno sbarco per esplorare da terra la sua meraviglia.
Uno dei simboli dell’Irlanda del Nord è il famoso ponte di corda di Carrick-a-Rede, nella contea di Antrim. Costruito da pescatori nel 1755 è oggi una delle principali attrazioni turistiche dell’area a nord dell’Isola di Smeraldo, anche grazie al successo di Game of Thrones, a cui ha prestato la propria scenografica ed esile campata.
Carrick-a-Rede collega la parte settentrionale dell’isola d’Irlanda a una piccola isola rocciosa posizionata sul percorso della migrazione dei salmoni, da cui il nome originale in gaelico scozzese “Carraig-a-Rade” che significa “The Rock in the Road”. Riaperto, è tornato finalmente ad accogliere i visitatori curiosi che osano percorrerne i 20 metri del ponte a un’altezza di 30 metri sul blu dell’Atlantico. Data la popolarità dell’attrazione, è necessaria la prenotazione anticipata tramite il sito web del National Trust.
Un altro dei più importanti monumenti della storia irlandese che ha recentemente riaperto i battenti è la Martello Tower, nota anche come James Joyce Tower and Museum. Situata appena fuori dall’area prettamente urbana di Dublino, a Sandycove, è dedicata al famoso e importante scrittore irlandese James Joyce, autore di opere molto note come Ulisse e Gente di Dublino.
In questa torre Joyce trascorse per 6 giorni e la utilizzò come ambientazione per l’inizio dell’Ulisse e per proprio questo è un luogo di pellegrinaggio imprescindibile per gli appassionati del romanzo e dell’autore: trasformata in museo, ospita oggetti appartenuti allo scrittore e molti elementi legati al suo testo più celebre.
Nelle vicinanze si trova un altro luogo di culto, ovvero Forty Foot, dove gli appassionati dell’opera di Joyce – ma anche chi ama semplicemente sentire sulla pelle la forza sferzante dell’oceano – fanno il bagno nel corso di tutto l’anno. Proprio come Buck Mulligan nel primo capitolo dell’Ulisse.
I fan della famosa serie Game of Thrones hanno di che gioire: il magnifico arazzo che rappresenta tutta la saga è di nuovo in mostra all’Ulster Museum di Belfast: si tratta di una vera e propria opera di artigianato, lunga oltre 90 metri, che lo rende uno degli arazzi più lunghi del mondo.
A renderlo particolarmente pregiato concorrono alcuni ricami notevoli, come i capelli dorati dei Lannister, il fuoco selvaggio in un vivido verde smeraldo, il blu freddo degli Estranei e i corvi in un nero intenso. Inoltre, questo lavoro di alto artigianato incarna perfettamente l’eredità nordirlandese dell’industria tessile, storicamente una delle più importanti al mondo.
Una visita al museo per ammirarlo è l’inizio perfetto di un viaggio nordirlandese dedicato a tutte le tracce Game of Thrones, dai set e dagli oggetti di scena presso gli studi di posa Linen Mills Studio di Banbridge, nella contea di Down, alle 26 location legate alle riprese in esterna, sparse in tutta l’Irlanda del Nord, oltre alle molte altre attività a tema disponibili a Belfast.
Info:
www.irlanda.com