E-Wired Empathy

Roberto Gualdi

Luca Nobis (chitarra), Roberto Gualdi (batteria), Giovanni Amighetti (synths analogici), sono gli “E-Wired Empathy”, il collettivo musicale che sarà in concerto sabato 1 luglio, alle 21.30, al Palazzo Sormani di Milano (Corso di Porta Vittoria, 6), nell’ambito della rassegna Teatro Menotti in Sormani, per presentare dal vivo i brani contenuti nel loro nuovo omonimo album (Esagono Dischi / The Orchard), disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download.

Luca Nobis

Special guest della serata Gasandji (voce e chitarra), artista franco-congolese che con il suo timbro avvolgente e magico ha incantato il pubblico di numerosi grandi festival, tra cui il Womad, il Cully Jazz Festival e l’Afrika Festival Wuerzburg, dove ha ricevuto il premio Afrika Festival 2014.

Ospite speciale della serata Moreno “Il Biondo” Conficconi, emblema della musica romagnola, che per l’occasione aprirà lo spettacolo con un personale omaggio alla sua terra duramente colpita dall’alluvione insieme a Fabio Barbero
Introduce la serata il giornalista e critico musicale Enzo Gentile.

Gasandji

Il collettivo musicale sarà live anche domenica 18 giugno, alle 18.30, presso Villa Terzaghi a Robecco Sul Naviglio (MI) all’interno dell’iniziativa Weekend del Gusto; sabato 24 giugno, alle 18, al Museo Guatelli di Collecchio (PR) insieme al gruppo Canzoniere Grecanico Salentino; domenica, 2 luglio, alle 18.30 in Piazzale Pablo a Parma all’interno di AHYMÉ Festival-Strade-Vari e infine, mercoledì 5 luglio alle 21.30 nel Chiostro di San Francesco, al festival Raccontare il deserto di Pordenone.

E-Wired Empathy è un collettivo musicale creato dal direttore didattico del CPM Music Institute di Milano Luca Nobis, dal batterista Roberto Gualdi, dal produttore e compositore Giovanni Amighetti, dal bassista Valerio “Combass” Bruno e dal sassofonista Jeff Coffin (membro della Dave Matthews Band), con la partecipazione di diversi artisti, tra i quali Roger Ludvigsen, David Rhodes, Gasandji, Wu Fei e Petit Solo Diabate: al progetto ha partecipato anche l’artista africano, Gabin Dabiré, storico “griot” (poeta e cantore) recentemente scomparso. Nelle parole dei suoi compagni il ricordo:

Giovanni Amighetti

Un pensiero per il caro amico Gabin Dabiré musicista e persona di grande profondità e sensibilità – ricorda Giovanni Amighetti – resterà sicuramente da esempio con la sua visione empatica ed intelligente della vita e nell’esprimere cosa sia realmente l’umanità. Arrivederci Gabin”.

Il tema centrale dell’album è il rapporto empatico che rappresenta la connessione uomo-natura. L’obiettivo sonoro è creare una comunicazione che vada oltre le barriere geografiche o culturali di qualsivoglia provenienza superandone i confini.
In musica questo si traduce in un legame empatico che permette il creare insieme spontaneamente, senza la necessità di parti prescritte, scale o armonie preimpostate comuni.

Questo approccio apre la possibilità ad un’interazione musicale che includa anche l’elettronica consentendo all’intelligenza artificiale di combinare e armonizzare i diversi input. In questo modo si genera una fusione unica tra le capacità espressive di chitarre e batteria e la creatività dell’IA.

Nella fotografia in Home Page, Roberto Gualdi.
Info:
biglietti in prevendita per il concerto del primo luglio su www.vivaticket.com