Il paradiso a Mauritius
Scriveva Mark Twain nel suo diario di viaggio “Seguendo l’Equatore”, che “una volta sbarcati su questì’isola si ha l’impressione che sia stata creata prima Mauritius e poi il Paradiso e che il Paradiso sia stato copiato da Mauritius”
L’isola di Mauritius è infatti conosciuta non soltanto per il suo mare e le sue splendide spiagge, ma per tutta la sua bellezza naturalistica: si trova nell’Oceano Indiano, a poco meno di 800 chilometridal Madagascar e oltre all’isola principale sulla quale si trova la sua capitale, Port Louis, comprende anche le isole Agalega, Cargados Carajos e Rodriguez, geograficamente fa parte delle isole Mascarene.
L’isola è un’incredibile riscoperta della natura, dell’Oceano e delle specie che la popolano: Mauritius è anche e soprattutto questo, è uno dei Paesi più multiculturali al mondo e, oltre alla capacità di armonizzare e valorizzare le differenze, ha sviluppato nel corso del tempo una rinnovata sensibilità verso il proprio ecosistema, impegnandosi a proteggerlo e preservarlo.
Così come ogni abitante, ogni turista ha la possibilità di apprezzare le meraviglie che questa isola offre e può farlo nel rispetto della fauna e della flora locali, della vita marina e dell’ambiente: ma come fare? ecco, per chi ci legge, una selezione di imperdibili esperienze per esplorare l’isola e, al contempo, salvaguardandola.
Prima di tutto l’alloggio, con sistemazioni attente alla salvaguardia dell’ambiente: numerose strutture tra hotel, lodge, pensioni e ville sono state certificate, in quanto hanno raggiunto standard elevati, da Global Sustainability Tourism Council e non solo per le loro peculiarità, ma anche per l’effetto positivo riscontrabile a livello ambientale.
L’esperienza sull’isola Mauritius diventa ancora più memorabile e autentica se ci si cimenta nella vita della popolazione locale, mangiando il cibo del luogo, provando e scoprendo nuovi sapori, che risultano essere un mix della cucina indiana, cinese, africana ed europea.
Si può inoltre scegliere di acquistare prodotti Made in Moris come souvenir, che hanno un impatto ambientale inferiore rispetto a quelli importati e supportano l’economia locale.
Tra le varie attività proposte vi è la possibilità di attraversare le lagune in paddle e passare accanto alle mangrovie che fiancheggiano le baie con il kayak; inoltre, escursioni con esperti della zona permettono di venire a conoscenza sia della flora che della fauna presenti sul territorio, con i viaggiatori più avventurosi che possono optare per surf e kitesurf; non mancano poi diversi spot per snorkeling e immersioni, in grado di sorprendere per la varietà di forme e colori che li caratterizzano.
Se la curiosità di scoprire permane, non si può mancare all’appuntamento con gli isolotti che la circondano come Île aux Aigrettes, dichiarato nel 1965 riserva naturale, circondato da una barriera corallina e ricoperto dalla foresta di ebano; l’Île aux Cerfs, una stupenda isola privata a poca distanza dalla costa orientale, risplende per il bianco delle spiagge e lo scintillio delle acque dell’Oceano Indiano, affiancate da un campo da golf.
Più a Nord, ci sono altri cinque isolotti che valgono senz’altro una visita. L’Île Plate conosciuta anche come Flat Island, su cui si erge lo storico faro bianco, è la base perfetta per esplorare “The Shark Pit”, luogo di immersione per esperti subacquei in cui si possono osservare gli squali grigi del reef e gli squali pinna argentata che nuotano in uno schema circolare nella fossa.
L’Îlot Gabriel, a circa 20 km dalla costa settentrionale di Mauritius, custodisce sabbie incontaminate, acque calme e una verdeggiante riserva naturale.
Dopo la sua designazione come riserva naturale nel 1957, Round Island rappresenta uno dei progetti di restauro dell’isola più longevi al mondo e una storia di successo ecologico: il ripristino, l’eradicazione e la reintroduzione dell’habitat hanno portato alla rinascita di rettili, uccelli e piante su quest’isola disabitata, compreso il recupero del Round Island Boa dall’orlo dell’estinzione. L’accesso non è consentito se non per scopi di ricerca scientifica, ma il mare mosso e la costa rocciosa fanno sì che questo scoglio rotondo si apprezzi meglio da lontano.
Infine, l’Île aux Serpents, la più remota e inaccessibile delle cinque isole settentrionali di Mauritius: nonostante il nome, sull’isola non ci sono serpenti, ma ospita una grande colonia di uccelli marini. L’acqua intorno all’isola è un luogo popolare tra i subacquei, con un’eccellente visibilità. Una parete che scende fino a 50 metri di profondità crea le condizioni ideali per osservare i coloratissimi pesci pipistrello. L’accesso all’isola non è consentito, ma le acque circostanti offrono molto per affascinare i visitatori.
Numerosi parchi naturali e nazionali sono il rifugio di rare specie di fauna e flora: è possibile avvistare la colomba rosata, un uccellino dal colore cipria che si trova solo a Mauritius; il Falco punctatus, un piccolo falcone endemico tipico dell’isola e l’Echo Parakeet, un uccello dalla coda lunga, verde brillante che è stato tratto in salvo dal rischio di estinzione proprio grazie alla salvaguardia e allo straordinario lavoro di conservazione messo in atto.
Mauritius è una meta assolutamente da visitare se si vogliono combinare più esperienze insieme senza limitarsi nello scegliere tra il mare, le escursioni o una semplice giornata di relax.
Info:
https://www.mymauritius.travel/it
https://mauritiusnow.com