LacMus Festival: musica della “Belle Epoque”

Appuntamento sul  lago di Como, tra il nove e il 21 di luglio, per l’ottava edizione di “LacMus Festival”, la manifestazione che si svolgerá tra i centri di Tremezzina e Bellagio, oltre che in  Brianza, festival organizzato dall’Associazione Musicale e Culturale Ars Aeterna ETS con il patrocinio e il contributo del Comune di Tremezzina, di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo.

Sedici i concerti, di cui due gratuiti, che vedranno impegnati artisti di fama internazionale e giovani talenti, insieme ai direttori artistici Louis Lortie e Paolo Bressan: fra i nomi di punta della stagione 2024, il Quartetto Modigliani, il mezzosoprano Isabelle Druet, il baritono Ambrogio Maestri e il vincitore del Premio Paganini (edizione 2023), Simon Zhu. Filo conduttore dell’edizione 2024 sarà la musica del periodo della Belle Époque e numerosi saranno i brani eseguiti in occasione di ricorrenze particolari, da Fauré a Puccini, da Schönberg a Luigi Nono.

Tra le novità, un concerto presso il Museo della Barca Lariana a Pianello Lario, la collaborazione con l’Associazione PianoLink, che porterà in riva al lago musicisti amatoriali impegnati in altre professioni – dall’avvocato al medico – che coltivano la passione per la tastiera, la collaborazione con il Palazzetto Bru-Zane di Venezia – Centre de musique romantique française per il concerto finale e quella con il Premio Paganini per il concerto al Castello Durini. In programma anche un laboratorio per bambini dal titolo “Alla scoperta della musica”.

Come ogni anno, anche l’edizione 2024 di LacMus Festival unisce due elementi: il filo conduttore è la Belle Époque, un’epoca in cui l’Europa visse una condizione di relativo equilibrio politico, di pace e prosperità, che trovano il loro equivalente musicale nella tranquilla dimensione borghese di tanta produzione del tempo; musica in cui prevalgono l’intimità, i sentimenti privati, combinati però con la fascinazione per il progresso, l’ansia del nuovo che inizia a diffondersi insieme alla luce elettrica, sotto forma di arditezze armoniche e timbriche.

Le ricorrenze del 2024 sono numerose e quella che trova più spazio nel cartellone di LacMus è il centenario dalla scomparsa di Gabriel Fauré, maestro di Ravel e inquieto anticipatore dell’instabilità tonale che nella musica europea, dopo di lui, sarebbe dilagata. Cento anni fa si spegneva anche Giacomo Puccini, che non ha certo bisogno di attendere festeggiamenti speciali; questa però sarà l’occasione per scoprire qualche sua rarità. Un’altra scadenza, meno nota, è il centocinquantesimo dalla nascita di Reynaldo Hahn, compositore franco-venezuelano che fu considerato, a suo tempo,nella stessa schiera di Debussy e Ravel, ma venne poi ingiustamente dimenticato.

Coetanei di Hahn sono inoltre Arnold Schönberg, le cui liriche giovanili sono quanto di più Belle Époque si possa immaginare, e l’inglese Gustav Holst, i cui Planets non hanno mai smesso di orbitare nel repertorio sinfonico, mentre sul resto della sua produzione è sceso l’oblio.
Infine, un brano in programma ricorda il centenario della nascita di Luigi Nono, e il caso ha voluto che la pagina scelta, Sofferte onde serene, fosse stata scritta per Maurizio Pollini, recentemente scomparso: l’ascolto di questo capolavoro sarà dunque l’occasione per ricordarli entrambi.

Accanto ad una programmazione musicale ricercata, l’altra cifra distintiva di LacMus restano i meravigliosi scenari che fanno da sfondo ai concerti, grazie alla scelta di sedi di elevato valore storico-ambientale, situate in contesti di una bellezza unica: si riconfermano anche in questa edizione gli appuntamenti presso Villa del Balbianello, Villa Carlotta, il Santuario della Madonna del Soccorso ad Ossuccio (Patrimonio UNESCO), la Greenway del Lago di Como, il Grand Hotel Tremezzo, Castello Durini ad Alzate Brianza e Villa Melzi a Bellagio.
Dallo scorso anno si sono aggiunti inoltre il Parco Teresio Olivelli di Tremezzo e l’Abbazia di San Benedetto in Val Perlana, gioiello romanico immerso nei boschi ed accessibile solo a piedi. Una nuova location che viene inaugurata quest’anno è il Museo della Barca Lariana, un contesto singolare che favorirà un dialogo inedito fra tradizioni locali e un repertorio musicale di respiro internazionale.
Info:
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