Le comunità naturali a “Pianeta Terra Festival”

Appuntamento a Lucca, nel primo fine settimana di ottobre per la terza edizione di Pianeta Terra Festival,  manifestazione diretta da Stefano Mancuso, ideata, progettata e organizzata dagli Editori Laterza e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

Gaia Vince

La manifestazione si terrà da giovedì 3 a domenica 6 ottobre in alcuni dei luoghi più suggestivi della città, tra cui la Chiesa di San Francesco, Palazzo Ducale, L’Orto Botanico e, per la prima volta, la Casa del Boia, con le comunità naturali che saranno il filo rosso che attraverserà gli incontri, i dialoghi, le lectio e gli spettacoli di questa edizione.

Ci siamo chiesti perché tutte le specie viventi, non solo l’uomo, stabiliscono relazioni, costruiscono alleanze, in altri termini fanno comunità? Saremmo indotti a pensare che la scarsità di risorse disponibili porti naturalmente le specie a competere, e che sia proprio la competizione a garantire il benessere degli individui di ciascuna specie. “In barba al senso comunedice il direttore del Festival, Stefano Mancuso il vero motore di una comunità è il mutuo appoggio, il sistema più efficiente per garantire la sopravvivenza di tutti. Se ragioniamo in termini di specie, il mutuo appoggio è un’opzione naturale, ancor prima di diventare una scelta morale”.

Andrea Moro

I tanti ospiti mostreranno come le relazioni fra gli esseri viventi sono incredibilmente più complesse di quanto immaginiamo e sono governate da forze molto diverse dalla semplice competizione.

Scopriremo con loro che è la cooperazione il meccanismo attraverso il  quale la vita prospera, la forza trainante che decide il destino degli esseri viventi.

Durante i quattro giorni di festival, saranno oltre 90 gli eventi che chiameranno a raccolta scienziati, antropologi, filosofi, economisti, scrittori, artisti e innovatori.

Vedremo concretamente come opera il mutuo appoggio tra le specie vegetali e animali, come sia il collante per la costruzione di comunità, di alleanze fra le specie, capiremo quali complessità specifiche presentano le comunità umane e quali sono le caratteristiche comportamentali di ciascuna specie.

Michela Marzano

All’interno di questa cornice si discuteranno in modo nuovo temi quali biodiversità, sostenibilità, politiche del cibo, lo stato del nostro Mediterraneo, e molto altro.

Con l’osservazione e la conoscenza del modo in cui ogni individuo crea alleanze con gli altri della sua specie e con le altre specie sperimentiamo quel piccolo miracolo che si avvera quando specie diverse, imparando a stare insieme, stringono una relazione.

Pensare alla cooperazione come una delle principali forze che agisce in naturadice Giuseppe Laterza può aiutarci molto ad agire per il bene del nostro Pianeta”.

Telmo Pievani

Molti i dialoghi e le lectio in cui autori italiani e internazionali approfondiranno le tematiche centrali del festival: Telmo Pievani, ad esempio, metterà alla prova le tante manifestazioni di comportamento altruistico in natura, ponendo la questione se una generosità del tutto disinteressata sia possibile; Andrea Genre spiegherà nel dettaglio il fenomeno della simbiosi in natura – il modo in cui si chiama oggi il mutuo appoggio – e la sua importanza.

E ancora, Laura Crispini, geologa, coordinatrice scientifica in spedizioni nazionali e internazionali in Antartide (l’ultima a bordo della rompighiaccio Laura Bassi), ci porterà alla scoperta di un continente che è anche un laboratorio naturale unico per studiare i fenomeni naturali.

Dario Fabbri

Dario Fabbri, uno dei più influenti e originali analisti in Italia, esaminerà la crisi ecologica dal punto vista di una ‘geopolitica umana’, che mette al suo centro la collettività e la sua storia; grande regolatore climatico e custode di un terzo della biodiversità terrestre, Paolo Pileri ci farà conoscere il suolo, l’ecosistema più fragile e vitale del pianeta.

Lo zoologo Maurizio Casiraghi farà scoprire la bellezza nascosta e spesso invisibile degli insetti, indispensabili alla biodiversità; Gaia Vince parlerà delle incombenti migrazioni climatiche, di come masse di persone dovranno fuggire, a causa delle alte temperature, da zone costiere e da terre un tempo coltivabili, alla ricerca di nuovi luoghi in cui poter vivere.

Vittorio Lingiardi

Attraverso il grande incendio di Fort McMurray in Canada, John Vaillant ci farà toccare con mano il punto cui siamo giunti a causa del nostro incessante bisogno di energia; Stefano Fenoglio ci farà conoscere i fiumi, la loro importanza e la nostra risalente convivenza con loro, lanciando un allarme riguardo all’abuso che ne facciamo.

Emanuela Evangelista e Adriano Favole ci porteranno lontano nella foresta di Tchamba, tra i vulcani di La Rèunion e lungo le ramificazioni liquide dell’Amazzonia mostrando come siamo connessi alla natura selvatica e l’impatto che ha su di noi; Daniela Silvia Pace, esperta di cetacei e di acustica in ambiente marino, ci farà scoprire il linguaggio delle comunità di balene e di delfini.

Roberta De Monticelli

Pur riconoscendo che tutte le specie viventi comunicano, Andrea Moro, mostrerà come la comunicazione umana è la sola in grado di generare significati nuovi attraverso la combinazione delle parole all’interno di una frase.

Scopriremo però che non tutte le combinazioni sono possibili e perché; il neuroscienziato Vittorio Gallese ci parlerà della nostra natura essenzialmente relazionale e ne scopriremo le ragioni, mentre Maria Rescigno mostrerà la stretta connessione tra il nostro cervello e l’intestino, il nostro ‘secondo cervello’.

Non solo. Tra gli altri che interverranno alla manifestazione, ricordiamo Fabio Ciconte, Stefano Liberti, Roberta De Monticelli, Gustavo Zagrebelsky, Michela Marzano, Tommaso Montanari, Ivano Dionigi, Maurizio Ferraris, Carola Barbero, Nicola Lagioia, Vittorio Lingiardi, Vito Mancuso, Ersilia Vaudo Scarpetta, Franco Arminio, Enrico Camanni, Nives Meroi, Francesco Rutelli, Mario Pardini, Francesca Rossi, Michele Lanzinger, Maurizio Vanni e infine, Flavia Carlini, Andrea Grieco e Sofia Pasotto dialogheranno sui modi in cui le giovani generazioni fanno i conti con la crisi climatica, fra attivismo e disillusione, anche attraverso il loro lavoro di informazione e sensibilizzazione in rete.