Grande attesa per il
“Padova Jazz Festival”
Un vasto affresco di stili musicali e di generazioni a confronto: nel programma del Padova Jazz Festival, in programma dal 31 ottobre al 17 di novembre, trovano spazio glorie intramontabili (Billy Cobham), artisti che stanno emergendo con slancio nella scena internazionale (Lakecia Benjamin, Pablo Held con Nelson Veras), musicisti nel pieno della loro maturità espressiva (Richard Bona, Anat Cohen, Donald Harrison, Jonathan Kreisberg, Mauro Ottolini), talenti incredibili in proporzione alla giovanissima età (Hakan Başar).
Altrettanto variegato è il panorama stilistico, dalla fusion storica alla più solida tradizione post bop (Rosario Giuliani con Pietro Lussu), dalle sonorità brasiliane (As Madalenas) a innumerevoli e fertili combinazioni che mettono in contatto mondi sonori anche distanti tra loro (Aliendee, Daniele di Bonaventura, Enrico Morello, Duo Hana).
I numerosi palcoscenici del festival si distinguono per le loro peculiarità architettoniche: dalle location di importanza storica come il Teatro Verdi e la sua Sala del Ridotto, la Sala dei Giganti al Liviano, il Caffè Pedrocchi, il Centro Culturale Altinate/San Gaetano alle aule dell’Università degli Studi di Padova.
Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova e il sostegno del Ministero della Cultura.
Il palcoscenico più prestigioso del Padova Jazz Festival sarà anche quest’anno il Teatro Verdi, che ospita le tre serate conclusive, con star jazzistiche che innescano un confronto tra generazioni diverse.
Orgoglioso di ospitare i grandi protagonisti del jazz internazionale, il festival padovano si muove però sempre anche alla ricerca di giovani talenti che ancora non hanno raggiunto l’attenzione del grande pubblico: è il caso del turco Hakan Başar, pianista giovanissimo (appena maggiorenne) e a dir poco fenomenale (come appurò Chick Corea, il cui entusiastico giudizio gli ha aperto le porte della carriera internazionale).
Il trio di Başar affronta un repertorio di classici del jazz rinnovandone l’espressività in un vortice di ritmo e un abbagliante intreccio di linee (il 2, Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano).
I concerti della domenica mattina, tutti alla Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, scandiscono, chiudendole, tutte e tre le settimane del festival, con ascolti che vanno dal jazz all’altrove.
L’ultimo fine settimana del festival, la Sala del Ridotto del Teatro Verdi ospiterà tre concerti pomeridiani che faranno da riscaldamento per i grandi live serali al Teatro Verdi: arditi accostamenti stilistici caratterizzano questi appuntamenti.
Come da tradizione, i concerti principali del Padova Jazz Festival saranno affiancati da diversi appuntamenti che esplorano i rapporti tra il jazz e altre forme artistiche da esso influenzate: le Scuderie di Palazzo Moroni dal 31 ottobre all’1 dicembre ospiteranno una mostra di Elena Carminati, una delle più prestigiose firme della fotografia jazz in Italia; una seconda esposizione fotografica sarà allestita nella Sala Verde del Caffè Pedrocchi dal 22 ottobre al 30 novembre, con gli scatti di Giordano Minora; Anna Piratti creerà per il festival un happening di arte visiva rivolto agli studenti dell’ateneo patavino, “Cum Grano Salis” (7 novembre, Torre di Archimede – Dipartimento di Matematica).
Info:
Padova Jazz Festival
Associazione Culturale Miles
Via Montecchia 22 A, 35030 Selvazzano (PD)
Tel. 347 7580904
info@padovajazz.com
www.padovajazz.com