La Rai compie gli anni:
una mostra al Maxxi di Roma

“I fatti vostri” – condotto da Alberto Castagna e Fabrizio Frizzi – 1991

Festa in “casa” Rai: in occasione dei 70 anni della Televisione e dei 100 anni della Radio, si è aperta al Maxxi Museo Nazionale delle Arti del XXIesimo Secolo, a Roma, la mostra “70 anni di Televisione, 100 anni di Radio”, per uno straordinario racconto dell’Italia attraverso la storia del Servizio Pubblico Radiotelevisivo. La rassegna, ad ingresso libero, sara’ aperta al pubblico sino al giorno 3 del mese di dicembre.

Piero Angela – Film Dossier – 1984

La memoria di un Paese è una parte fondante della sua stessa identità e la Rai da 100 anni costituisce, custodisce, sviluppa, gran parte di questa memoria: rappresentare la storia della radio e della tv italiane vuol dire raccontare l’autobiografia di una nazione, e questa mostra vuole essere un viaggio nella “memoria collettiva” condivisa da gran parte della popolazione italiana.

La mostra a cura di Alessandro Nicosia con la collaborazione trasversale di diverse strutture della Rai – fra cui Direzione Teche, Direzione Produzione TV, Museo della Radio e della Televisione, Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica, Canone Beni Artistici e Accordi Istituzionali, Direzione Comunicazione – è organizzata e prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare sotto il patrocinio del Ministero della Cultura.

Enzo Tortora – La Domenica Sportiva – 1965-1969

Dal 1924 ad oggi la comunicazione radiotelevisiva ha giocato un ruolo chiave nella creazione dell’identità nazionale e nell’evoluzione culturale del Paese: la Radio prima, la Televisione poi, sono entrate nelle case di tutti gli italiani portando con sé intrattenimento, cultura, informazione, sport e divulgazione scientifica, modellando e riflettendo i principali cambiamenti sociali degli ultimi cento anni.

Mike Bongiorno – Lascia o raddoppia – 1956

La mostra rappresenta un vero e proprio excursus storico in cui vengono ripercorsi gli avvenimenti più rilevanti del nostro Paese ed il modo in cui sono stati raccontati agli italiani: ogni decennio sarà raccontato tramite un filmato che ne ripercorrerà i momenti storici più rivelanti.

Sandra Mondaini e Raimondo Viabello – Stasera niente di nuovo – 1981

La magia della mostra si apre con un’area sorprendente, piena di ricordi ed emozioni, in cui la storia della tv e della radio diventa interattiva, grazie alle installazioni del Museo della Radio e della Televisione Rai: due consolle multimediali attiveranno alcune radio e tv d’epoca, attraverso le quali si potranno ascoltare e visionare, a scelta, contenuti relativi ai momenti salienti dei primi 40 anni di storia del Paese, come il primo, storico annuncio radiofonico del 6 ottobre 1924.

Il percorso espositivo si sviluppa fra materiali audiovisivi, cartacei, fotografici, apparecchiature d’epoca, costumi, sale interattive ed allestimenti di set, unitamente ad opere d’arte di assoluto rilievo appartenenti alla collezione Rai.

Adriano Celentano, Little Tony e Bobby Solo – Adesso Musica – 1972

La Rai nel tempo ha saputo adattare mezzi e linguaggi al progresso tecnologico e sociale del Paese, pertanto lo sguardo non è solo rivolto al glorioso passato della Rai, l’esposizione rende protagonisti anche argomenti attuali: l’Intelligenza artificiale applicata al tema dell’ideazione e della produzione di prodotti audiovisivi, con approfondimenti utili per aumentare la consapevolezza e senso critico su tematiche e tecnologie emergenti che crescono e si diffondono a grande velocità.

Con il supporto del Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione RAI, un’area della mostra sarà dedicata ad illustrare i progetti internazionali dedicati all’intelligenza artificiale, e grazie alle tecnologie del Centro Ricerche, il pubblico si potrà cimentare in una divertente play ground che unisce scenari virtuali 3D e tecniche di realtà aumentata.

L’esposizione proietta gli spettatori in un viaggio che si sviluppa, di decennio in decennio, fra il passato, il presente e il futuro del Servizio Pubblico Radio Televisivo, offrendo un percorso esperienziale unico, che lega le storie e la Storia in un unico emozionante racconto multisensoriale e multimediale.

Antonella Clerici – Ciao Italia – 1990

“Quando andò in onda la prima trasmissione radiofonica, il 6 ottobre di cento anni fa, il Paese viveva i momenti difficili del primo Fascismo e del delitto Matteotti; quando nacque la televisione, 70 anni fa, l’Italia stava faticosamente costruendo la sua identità: l’obiettivo principale della mostra, inaugurata nella prestigiosa cornice del MAXXI a Roma in occasione di questi due importanti anniversari – precisa Alessandro Nicosia Presidente di C.O.R. e curatore della mostra – è quello di raccontare come la radiotelevisione pubblica abbia contribuito in maniera unica alla crescita della nostra Italia, accompagnandola lungo un percorso fatto di notizie, annunci commoventi, intrattenimento e costante crescita, sempre capace di creare valore per i cittadini.
Raccontare tutto questo in un’esposizione non è sicuramente facile, ma l’esperienza e la conoscenza approfondita del tema affondano le radici nel 1995, quando organizzai un progetto espositivo per commemorare i cento anni dall’invenzione della radio ad opera di un giovanissimo Guglielmo Marconi.
L’esposizione coincise con l’apertura al pubblico del complesso monumentale del Vittoriano, rimasto chiuso per trent’anni a causa di problemi di restauro, conservazione e logistica. Sempre al Vittoriano, nel 2004, venne presentata la mostra “Gli anni della Radio. 1924-2004”, prodotta con Radio Rai in occasione dell’ottantesimo anniversario della radio. Infine, 10 anni fa, il progetto itinerante “La Rai racconta l’Italia”, dedicato ai 90 anni di radio e ai 60 di televisione, fu presentato con successo a Roma, Milano, Torino e Napoli. La mostra era raccontata attraverso i volti di coloro che hanno contribuito al successo della radio e della televisione italiana, tra cui Sergio Zavoli, Piero Angela e Andrea Camilleri”.
“Oggi, nella veste di curatore e di organizzatore – prosegue Nicosia – presentiamo un progetto che ripercorre la storia del nostro Paese attraverso le vicende e i successi della radiotelevisione, grazie al puntuale e determinante lavoro della squadra di Rai Teche e del Museo della Radio e della Televisione di Torino, che ha messo a disposizione straordinari manufatti, curando il primo segmento dell’esposizione con un’installazione di radio d’epoca con cui il visitatore potrà interagire. Oltre 20 le opere d’arte di proprietà della Rai che arricchiranno il percorso, così come gli oltre 20 costumi, tra cui i bellissimi abiti di Raffaella Carrà e Mina. Uno spazio speciale è riservato alle grandi firme del ’900 che sono passate per gli studi radiofonici o televisivi della Rai: Sapegno, Levi, Gadda, Sereni, Bompiani sono solo alcuni dei tanti nomi che hanno fatto la Cultura e l’Italia del XX secolo.
La sezione finale del percorso, curata dal CRITS – Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione, ci apre alla Rai del futuro, con le nuove sfide da affrontare in questo terzo millennio ricco di novità tecnologiche”.

“È per me un motivo di grande orgoglio e profonda soddisfazione poter lavorare ancora una volta –  conclude Alessandro Nicosia, curatore della mostra – come 30 anni fa, al fianco della Rai e della sua straordinaria storia. Un racconto lungo 100 anni, fatto di innovazione, talento e passione, che ha saputo attraversare epoche diverse restando sempre vicino agli italiani e continuando a ispirare le nuove generazioni”.