Nelle città fantasma del Western Australia
Il conto alla rovescia che ogni anno accompagna grandi e piccini di ogni età verso l’attesa ricorrenza di Halloween è il momento migliore per andare a scoprire il fascino da brividi che le città fantasma del Western Australia possono regalare insieme alle loro irresistibili storie.
Reliquie della fine del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo raccontano tutt’oggi le storie dei primi coloni giunti nell’aspro outback australiano alla ricerca di nuove fortune e molti dei luoghi raggiunti da questi pionieri dell’età dell’oro sono scomparsi dalle mappe con la stessa rapidità con cui sono nati, venendo successivamente dimenticati con lo scorrere degli anni: quando l’oro si esauriva, infatti, tutto ciò che non poteva essere portato con sé veniva lasciato alle spalle, abbandonando villaggi e piccole cittadine per spostarsi in cerca di una nuova promessa.
Questi insediamenti abbandonati, un tempo brulicanti di vita, si ergono ora come testimoni silenziosi dei sogni e degli sforzi di coloro che hanno cercato di ricrearsi una nuova esistenza in alcuni luoghi molto remoti, ma ricchi di risorse naturali: la storia, l’architettura e le viste mozzafiato di queste città dimenticate, sono perfette per avventurieri e appassionati di storia, in cerca di emozioni dal sapore, a tratti, spettrale.
Kookynie, comunemente chiamata la “città fantasma vivente”, offre un affascinante viaggio nel passato: fondata nel 1903, questa cittadina contava all’epoca 400 edifici e una popolazione di 2.320 abitanti; oggi, attraverso la segnaletica interpretativa, è possibile rivivere il periodo di massimo splendore della città, la sua piscina, l’ippodromo, i negozi, i sei hotel che animavano la vita quotidiana e persino la presenza di due quartieri a luci rosse, scoprendo storie di personaggi emblematici.
Attualmente, Kookynie ospita 13 residenti e il Grand Hotel, che, dalla sua costruzione nel 1902, continua a rappresentare un punto di riferimento nella regione del Golden Outback e ad accogliere gli ospiti interessati a vivere un’esperienza unica: ci si può fermare per una birra e un boccone nel pub locale, dove il cliente abituale più noto è Willy, un ex cavallo da corsa che si aggira liberamente nel bar, aggiungendo un tocco davvero particolare all’atmosfera di questo storico luogo.
Del Cosmopolitan Hotel e di alcuni vecchi negozi, invece, rimangono solo delle rovine, che si possono visitare così come l’Old Miner’s Cottage, l’ultimo edificio in legno e ferro risalente all’inizio del secolo, lasciando solo all’immaginazione come doveva essere la vita dei pionieri e degli abitanti del luogo.
Fino al 1963, Gwalia, situata nelle vicinanze della città mineraria di Leonora, rappresentava l’essenza di una “boomtown”. Dotata di un tram a vapore, negozi, una piscina, un centro comunitario e un hotel statale, Gwalia fiorì attorno alla miniera d’oro “Sons of Gwalia”, attiva dal 1896 al 1963. Persino Herbert Hoover, diventato poi il 31° presidente degli Stati Uniti, gestì la miniera per alcuni mesi nel 1898.
All’apice della sua prosperità, la città ospitava circa 1.200 abitanti, ma con la chiusura della miniera nel 1963, la maggior parte degli abitanti abbandonò Gwalia in pochissimo tempo. Oggi, una passeggiata tra le capanne e i cottage locali consente ai visitatori di immergersi nell’epoca in cui vi risiedevano cercatori di fortuna provenienti da tutto il mondo. Si possono tuttora trovare tazze e ciotole smaltate rimaste sui tavoli, porte che cigolano al vento e un pianoforte con i tasti rotti che resiste alle intemperie dell’outback, oltre che vecchie auto rimaste in attesa tra la polvere ed il sole cocente.
La visita al Gwalia Historical Museum, situato nell’ex ufficio della miniera, arricchisce ulteriormente l’esperienza, offrendo uno sguardo approfondito sulla storia locale. I visitatori hanno anche la possibilità di pernottare nella storica Hoover House, ora un bed and breakfast, e vivere l’emozione di dormire nel letto di quello che, all’epoca, sarebbe stato il futuro presidente.
Per coloro che desiderano visitare Kookynie e Gwalia, si consiglia di percorrere il Golden Quest Discovery Trail, un percorso di 965 chilometri che comprende 25 siti di importanza storica e indigena seguendo le tracce dei primi cercatori d’oro in questa zona.
Alcuni dei punti di estremo interesse lungo il percorso sono rappresentati dal Super Pit di Kalgoorlie, una delle più grandi miniere d’oro del mondo, e dal lago salato Lake Ballard, dove l’artista Antony Gormley, nel 2022, ha installato la sua opera “Inside Australia” per il Perth International Arts Festival.
La storica città fantasma di Cossack (Bajinhurrba), situata nei pressi di Roeburne nella regione settentrionale del Pilbara, rappresenta un importante capitolo della storia australiana: fondato nel 1863, a Cossack è stato inaugurato il primo porto del nord-ovest dell’Australia, grazie alla posizione strategica della cittadina, situata proprio alla foce del fiume Harding.
Nel suo periodo di massimo sviluppo, Cossack si affermò come fulcro dell’industria della pesca delle perle del Western Australia, con oltre 80 imbarcazioni ancorate lungo la sua costa negli anni ’70 dell’Ottocento, principalmente manovrate da equipaggi aborigeni e asiatici. La città svolse inoltre un ruolo significativo per i cercatori d’oro e nell’industria del pascolo locale.
Tuttavia, il declino di Cossack iniziò con il trasferimento dell’industria delle perle a Broome e la costruzione di un nuovo porto a Point Samson, che ebbero come inevitabile conseguenza l’abbandono della città nel 1950.
Oggi, percorrere il Cossack Heritage Trail riporta i visitatori al periodo di massimo splendore della città, quando migliaia di persone cercavano fortuna nella rapida crescita dell’industria delle perle e nelle miniere d’oro della zona. A raccontare la storia della rapida ascesa e caduta di Cossack, otto edifici originali, i cimiteri asiatici ed europei, l’ex cantiere navale e l’ufficio postale e telegrafico, ancora intatto.
Il Cossack Museum, situato all’interno dell’antico palazzo di giustizia, offre una visione completa del duro lavoro e dei successi dei primi coloni. Durante la stagione secca, i visitatori possono scegliere di pernottare nelle camere del bed and breakfast situate nell’ex stazione di polizia, un’opzione umile ma ideale per immergersi nella storia e nella cultura locale.
Nel 2007, Cossack è stata designata come città museo, consentendo la conservazione e la valorizzazione dei suoi storici edifici in pietra blu, che oggi testimoniano il ricco patrimonio culturale della regione. La città rappresenta una meta ideale per coloro che desiderano esplorare la storia e la cultura del Pilbara.
Il consiglio per i viaggiatori interessati a esplorare questa storica città fantasma, è quello di percorrere la Warlu Way, un suggestivo itinerario che si estende da Exmouth, sulla barriera corallina di Ningaloo, fino alla città delle perle di Broome, nella regione occidentale del Kimberley. I punti salienti di questo tour di sette giorni includono il Karijini National Park, il Millstream Chichester National Park, la penisola di Burrup, Cossack e Roeburne, Port Headland e Eighty Mile Beach, offrendo un’esperienza completa della bellezza naturale e del patrimonio culturale della regione.
Info:
www.westernaustralia.com